Cari ragazzi e ragazze,
ci siamo. È giunto il momento con il quale si chiude un ciclo della vostra vita scolastica e se ne apre un altro proiettato verso il mondo del lavoro.
Gli esami sono, quindi un appuntamento importante, ma da vivere senza ansie.
Ecco qualche consiglio:
Riposate il giorno prima dell'esame, svagatevi e cercate di stare tranquilli!
La cosa più sbagliata è arrivare all'esame “stravolti” da una nottata di studio: ormai quel che è fatto è fatto! Arrivare stanchi all'esame ha come conseguenze una maggiore emotività e minore lucidità mentale e spesso si finisce per rendere molto meno rispetto alle proprie reali capacità. Quindi resistete alla tentazione di fare una maratona contro il tempo che vi separa dall'esame di studio: arrivereste agli esami stressati e sfiniti . Per rendere al meglio alternate i momenti di svago allo studio . Calma e organizzazione sono le armi migliori per svolgere un buon esame. Organizzatevi anche per le piccole esigenze che possono distrarvi: dovete stare dentro almeno 2 ore quindi portatevi un bottiglietta d'acqua o dei succhi di frutta, zuccheri e quanto potrebbe occorrervi per non avere cali di energia.
La coppia di prove sarà sorteggiata direttamente da voi la mattina stessa della prova tra 3 coppie diverse ma equivalenti per complessità.
Una volta estratte le tracce non fatevi prendere dal panico. Avete 3 ore di tempo Non fate scelte affrettate per poi pentirvi e iniziare un altro compito scegliendo un'altra traccia. Meglio spendere più tempo all'inizio che perder tempo dopo! Nella scelta andate per esclusione: eliminate quelle che di sicuro non sapreste svolgere. A prova ultimata, non abbiate fretta di consegnare. Dedicate tempo all'analisi della traccia o delle domande , leggetele e rileggetele per almeno una mezz'oretta, poi partite, se possibile, dalle parti che siete più sicuri di conoscere, lasciando per ultime quelle che presentano maggiori difficoltà.
Se scegliete la lettera:
Cercate di sviluppare tutti gli aspetti richiesti dalla traccia di includere tutti i paragrafi richiesti, anche se sviluppati in modo semplice e di curare la stesura anche nella forma: data, inside address, saluti finali, etc.
Se scegliete il questionario:
- leggete attentamente la consegna,il testo e le domande
- individuate nel testo le informazioni che vi servono
- inserite l’informazione richiesta all’interno della risposta, ricordando di elaborarla a partire dalla domanda.
Se scegliete il completamento di dialogo la costruzione di dialogo su traccia o il riassunto:
Componete frasi brevi e complete nella struttura, prestando sempre attenzione alle regole grammaticali e alla punteggiatura.
Per consigli più dettagliati sui tipi di prova date un’occhiata a CONSIGLI PER GLI ESAMI di martedì 10 giugno 2008 nella sezione archivio
Ricordate che spesso il testo o la traccia contengono il lessico che vi serve; affidatevi alla comprensione globale e cercate, quindi, di utilizzare il dizionario il meno possibile (si perde tempo) e solo se avete dubbi su ortografia o lessico.
Una volta finito il compito , rileggete attentamente tutto e ricordatevi degli errori che commettete più di frequente e tenete presente che in inglese:
- se le domande contengono did nelle risposte il tempo va coniugato al past simple;
- se iniziano con una wh-word non si può rispondere con una short answer ( yes o no) e bisogna stare attenti ad eventuali preposizioni o congiunzioni alla fine (with, to, in , like etc);
- i verbi hanno sempre bisogno del soggetto, perciò esso va espresso con un pronome personale soggetto, ma solo se non c’è già un nome ad esprimerlo;
- l’articolo determinativo si usa di rado mentre in italiano lo usiamo spesso (in italiano quasi sempre si usa al posto dell’aggettivo possessivo inglese es. la mamma , la maglietta, il braccio mentre in inglese my/your/his /her /etc mum, my/your/his /her /etc T-shirt, my/your/his /her /etc arm) .
Controllate di non aver dimenticato di scrivere le s alla terza persona o di leggere quelle del plurale!
Verificate se avete tenuto conto delle differenze tra discorso diretto e indiretto ( prime persone che diventano terze, tempi verbali che cambiano perché è cambiato il momento delle vicende rispetto ad adesso etc.)
NON PRETENDETE DI TRADURRE CIÒ CHE SAPETE DIRE IN ITALIANO!!
Basta ricordare a quanti tempi verbali inglesi corrisponde un presente indicativo italiano. (L’azione si sta svolgendo adesso? – present continous. è un’azione abituale? – present simple. è iniziata nel passato e continua ancora? present perfect , etc.)
IN BOCCA AL LUPO!!
